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Bollettino n. 4 del 30 Aprile 2014
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In
Sicilia, il numero di diabetici accertati è tra i più alti del Paese,
con una percentuale che supera il 5,8 per cento della popolazione,
contro una media nazionale del 5,5 per cento (dati Istat del
2012). L’isola si colloca al terzo posto, tra le regioni, per numero di
diabetici rapportato al numero degli abitanti, con un indice di
mortalità superiore a quello del resto della nazione. Ad oggi, sono più
di 290 mila i siciliani ai quali è stato diagnosticato il diabete. Nel
10% dei casi si tratta di diabete di tipo 1, il cosiddetto diabete
giovanile o insulino-dipendente, mentre ben 190.000 diabetici sono in
età 18-69 anni e la restante parte over 70. Inoltre, si stima che per
ogni due-tre persone con diabete ce ne sia una che ancora non lo sa. Ci
sarebbe quindi un 30-50% di diabetici non diagnosticati, percentuale
che farebbe aumentare il numero i siciliani portatori della malattia ad
oltre 400.000.
Queste le premesse che hanno dato il via al convegno
del 5 aprile scorso, “Il cittadino e le cure - diabete e Territorio”,
tenutosi nella sala Avis e organizzato da AMD (ASSOCIAZIONE MEDICI
DIABETOLOGI) e CITTADINANZA ATTIVA, con la collaborazione dell’Azienda
Sanitaria e dell’Ufficio per la Pastorale della salute.
Il dott. Francesco La Placa ha fatto un
excursus legislativo delle norme che regolano l’assistenza
sanitaria per il diabete nella regione siciliana e si è poi soffermato
sulla organizzazione sanitaria, in riferimento soprattutto al
diabete, per la cui cura dovebbe prevedersi un miglioramento del
setting e degli interventi favorendo, quindi, la diffusione di percorsi
assistenziali e della Gestione integrata, avvalendosi dell’interazione
tra ospedale e territorio. La Placa ha parlato molto del Piano
Nazionale della patologia diabetica recepito dalla Sicilia, tra le
prime regioni d’Italia.
Il dott. Santi Benincasa, voce dei medici di
famiglia, ha invece focalizzato il suo intervento oltre che sul fronte
dell’assistenza e del rapporto di fiducia tra il paziente ed il medico,
anche sull’aspetto umano. Padre Giorgio, ha poi parlato della
sofferenza e del dolore delle persone affette da patologie croniche,
come il diabete, e di come l’individuo possa sentirsi fragile di fronte
a tale condizione.
Il Dott. Vito Amato, attuale Commissario
Straordinario ff dell’ASP, nel suo intervento, ha voluto dare un
contributo, da persona che da poco ha scoperto di avere il
diabete , per spiegare come questa nuova condizione deve essere
affrontata e gestita.
Il dott. Salvatore Brugaletta, fresco di nomina di direttore generale
presso l’ASP di Siracusa ha posto l’accento sul cambiamento iniziato
nel 2010, proprio all’indomani della riforma del SSR, con la
realizzazione di un nuovo sistema di erogazione dell’assistenza
che si fonda sull’interazione tra territorio ed ospedale, sviluppando
una rete di collaborazione tra tutti i soggetti interessati: l’ASP, i
medici di famiglia e le associazioni dei pazienti con diabete.
Nel corso del convegno si è posto molto l’accento
sui presidi, in particolare per quel che riguarda la prescrizione delle
strisce per la misurazione della glicemia che la normativa siciliana,
differenza di altre regioni italiane, stabilisce in un numero
molto inferiore rispetto al fabbisogno dei malati. La questione,
sollevata oltre che dal rappresentante del volontariato, vice
presidente di diabete forum, anche da molti partecipanti al convegno, è
stata uno dei temi più caldi della giornata.
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