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Bollettino n. 4 del 30 Aprile 2014
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Si
è riunita, giovedì 24 aprile scorso, nella sede del Comitato Consultivo
Aziendale “Policlinico – Vittorio Emanuele” di Catania la Segreteria
Regionale di Cittadinanzattiva – Sicilia. Dopo la lettura ed
approvazione del verbale della seduta precedente e le comunicazioni del
Presidente Giuseppe Pracanica e del Segretario Giuseppe Greco sono
stati dibattuti i seguenti punti:
• Rete Giustizia: comunicazioni e determinazioni per l’attivazione sul territorio della Regione Sicilia;
• Potenziamento Reti Salute e Scuola
• Audit Civico PTA
• Audit Civico Rete dell’Emergenza e altri
• Campagna Scuola Sicura per monitoraggio edifici scolastici
• Collaborazione con CCA per attività di revisione Audit Civico Aziende Sanitarie 2012
• Convocazione giornata dedicata ai coordinatori
delle Assemblee territoriali di Cittadinanzattiva della Sicilia.
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Nel
corso dell’audizione che la VI Commissione Servizi sociali e sanitari
dell’Ars ha avuto ad Acireale il 28 marzo
scorso,
Carmelo Musmeci, responsabile cittadino del Tribunale per i Diritti del
Malato e tra i promotori dell’evento, ha partecipato la seguente
relazione:
“Bongiorno, benvenuto a tutti.
-
Ringrazio la VI Commissione e il suo Presidente on. Digiacomo per
essere oggi ad Acireale, per la sensibilità dimostrata, per
l’attenzione, sua e del suo staff, prestata in tutte le fasi di
preparazione di quest’incontro.
-
Ringrazio il Sindaco di Acireale avv. Garozzo e tutti i Sindaci del
Distretto Sanitario di Acireale che assieme a noi del
TDM/Cittadinanzattiva hanno sottoscritto la richiesta di audizione.
-
Ringrazio i Parlamentari, i Politici locali e Cittadinanzattiva
regionale che si sono attivati per fare giungere a Palermo la voce di
Acireale, in particolare gli acesi che da sempre ci sono vicini: Nicola
d’Agostino, Fausto Raciti, Angela Foti, Giuseppe Cicala, Pippo
Greco e per questa vicenda anche l’on. Gino Ioppolo.
-
Ringrazio tutti gli intervenuti (il dott. Sirna, il dott. Scala, il
dott. Barbagallo, i Primari e i rappresentanti delle OO. Sindacali
dell’Ospedale, ringrazio anche i Candidati a Sindaco perché hanno
avvertito la necessità e l’urgenza di mettere la Sanità all’interno
della loro iniziativa politica. Gli inviti che giungono da più
parti, a noi del TDM, a presenziare ad iniziative elettorali
sul tema specifico ci dicono proprio questo.
L’incontro
di oggi nasce dalla riflessione collettiva del 4 febbraio u. s.
<<Curarsi oggi ad Acireale>>; è in quella sede che
abbiamo elaborato tante delle considerazioni che adesso andiamo a
comunicare alla Commissione.
Chiederei
al Pres. Digiacomo il permesso di “sforare” lo stretto iter dell’OdG
perché per noi utenti fruitori del Servizio Sanitario i problemi del
PTA o delle Liste d’Attesa sono intimamente connessi a quelli
dell’Ospedale. Noi, con gli occhi dei comuni cittadini, vediamo il
problema a 360° e se soluzione c’è, per essere pienamente capita e
accettata, deve abbracciare l’intero ventaglio delle offerte di salute.
L’elenco delle cose che mancano e che comunque andranno migliorate in
Ospedale sarà sicuramente il Dir. San. Dott. Scala a proporvelo, noi
partiamo da una constatazione inequivoca:
L’OSPEDALE
DI ACIREALE E CON ESSO L’INTERA RETE SANITARIA ACESE E’ GRAVEMENTE
DEFICITARIA DI PERSONALE SANITARIO, IN PARTICOLARE PERSONALE
INFERMIERISTICO.
Questo
lo diciamo noi perché i nostri Operatori di Umanizzazione e di Audit
ogni giorno constatano le difficoltà dell’assistenza e della cura ai
malati, ma non lo scopriamo solo noi, lo gridano anche i Sindacati e i
Primari: da troppi mesi ormai i Trasferiti, i Pensionati, gli Ammalati
(anche per patologie importanti), le 4 Suore …. non vengono più
sostituiti.
Lo
dice anche la dott.ssa Ass. Borsellino, la quale, nell’audizione di
Catania del 17 u.s. ha sottolineato, anche con una certa enfasi,
che una qualificata Agenzia di Milano aveva certificato che siamo al di
sotto del numero di personale per posti letto: finalmente qualcuno si
accorge, oggi, di quanto andiamo da tempo ripetendo!
Nell’Ospedale
di Acireale (salvo un caso) non ci sono figure nel ruolo di Capo Sala e
gli infermieri che svolgono questo delicatissimo ruolo di
coordinamento e di guida vengono distratti (non sostituiti) dal loro
compito, altrettanto importante e fondamentale, quello della piena
assistenza ai Reparti. Non avendo però l’autorevolezza del ruolo, non
possono programmare a lunga scadenza perché soggetti anche a turnazione
interna.
In
queste insostenibili condizioni l’ex DS dott. Spampinato, persona che
stimiamo per l’impegno profuso per migliorare le condizioni di
accoglienza del P.S. in particolare e dell’Ospedale in generale, per
arginare la giusta protesta degli infermieri di Medicina, HA CHIUSO BEN
SEI (6) POSTI LETTO NEL REPARTO. Soluzione infausta perché ha prodotto,
a cascata una serie di problemi tutt’oggi visibili e riscontrabili:
intasamento dell’O.B. al P.S., una serie di “degenze improprie” in
altri Reparti (Otorino, Chirurgia, Ortopedia…), la diaspora dei medici
che devono seguire i pazienti fuori reparto …, la chiusura del DH
(come ambulatorio esterno) di Medicina, con grandissime
difficoltà per pazienti politrasfusi, qualcuno anche con handicap
motorio importante.
Ecco, queste le condizioni dell’Ospedale dall’occhio dei
Pazienti. Occorre da subito ripristinare le condizioni “quo ante”,
anche perché, come dice l’ass. Borsellino, in Sicilia, siamo sotto i
normali parametri di personale per posti letto e anche perché l’indice
0,24 per l’individuazione del numero d’infermieri deve essere
sicuramente rivisto in considerazione della complessità dell’offerta
sanitaria del nostro Ospedale. Noi quindi vi ripetiamo:
RIPRISTNATE I POSTI LETTO MANCANTI E POTENZIATE QUEI
REPARTI CHE IL PIANO SANITARIO CI ASSEGNA (UTC IN PARTICOLARE).
Vi
diciamo pure nella logica degli Ospedali Riuniti: SISTEMATE ANCHE
L’OSPEDALE DI GIARRE, il mal funzionamento di Giarre è anche un
problema aggiuntivo per Acireale. Noi abbiamo, con i numeri che ho
sopra citato, dovuto sopperire all’assoluta inadeguatezza del P.S.
giarrese. In quest’inverno gli accessi si sono notevolmente
moltiplicati ( siamo già di nostro a livelli di competizione, a volte
anche in negativa, con il vicino e sicuramente più famoso “Cannizzaro”
circa 33.000 accessi annuali conto i loro 35.000). A causa di ciò
pensiamo anche che gli accessi al PS, in questo ultimo periodo
saranno in controtendenza con il trend regionale (il dato comunicato
dall’ass. Borsellino era di una diminuzione di 370.000 accessi al
P.S. dal 2007 ad oggi, da 1.970.000 a 1.600.000).
Il
P.S. croce e delizia (forse solo croce) di tutti gli ospedali pubblici.
Il Comm. Str. dott. Sirna dirà: “per gli accessi impropri”, sarà
anche vero, ma chi si è curato d’indirizzare i codici bianchi ai nuovi
P.P.I. e P.P.I. – P. del PTA? Nessuno. Le persone sconoscono
queste possibilità. All’Ospedale i manifesti pubblicitari di
questi nuovi Servizi li abbiamo fatti noi del TDM, a nostre
spese, come la Carta dei Servizi del PTA, un utilissimo manuale per gli
utenti di 12 pagine con tutti i servizi, i medici, i recapiti, gli
orari d’apertura, da noi redatto e lasciato solo alla
pubblicazione nel nostro profilo su FB.
I
P.P.I. dovrebbero funzionare meglio e di più, con la
presenza costante 8 – 20 di un medico e di un infermiere per tutti quei
lievi interventi che non necessitano di ricovero.
IL
RIPRISTINO DELLA DOTAZIONE ORGANICA, IN CERTI CASI ANCHE UN SUO
POTENZIAMENTO, POTREBBE INCIDERE POSITIVAMENTE NELL’ABBATTIMENTO DEI
TEMPI DI ATTESA DELLE PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE. NOI IN OPEDALE ABBIAMO
TAC E RM DI ULTIMA GENERAZIONE, purtroppo però le liste d’attesa sono
lunghissime (come ha detto di recente il dott. Sirna, 8 mesi, per
noi anche 12mesi e oltre). Il Personale è limitato nei numeri, ma molto
motivato nell’impegno. Si sta aggiornando all’utilizzo dei nuovi
macchinari nei periodi di riposo anche quando smontante di
notte. Facciamoli lavorare, premiamoli se rendono, apriamo i laboratori
anche h12.
Urgentissimo
quindi ABBATTERE LE LISTE D’ATTESA, facendo funzionare veramente i CUP
provinciali (in attesa di quello unico regionale), e non scarichiamo
sull’utente, che cerca la soluzione al suo problema, la
responsabilità delle lunghissime liste d’attesa.
Farmaci
PHT: dall’ultima sistemazione, ritorno alle farmacie, il paziente non
ci ha tanto guadagnato. Si sono moltiplicati i passaggi fra medico,
ospedale, farmacia. Grandi disagi denunciano anche i responsabili delle
Case Sanitarie Protette (CST) specie per i malati mentali.
Un’ultima cosa, ma forse la più importante, di TICKET si può anche morire! La gente non
ha
più i soldi per farsi curare e sceglie di non farlo, risultato:
mancando la prevenzione sul territorio, in automatico, sarà
inevitabile un progressivo aumento dei ricoveri, propri o
impropri che siano. Allora, siamo proprio certi che nel computo
totale l’Amministrazione Sanitaria stia risparmiando? Noi pensiamo di
NO".
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La
Giornata europea dei diritti del malato è una ricorrenza annuale
fissata per il 18 di aprile di ogni anno. Per la seconda volta
Cittadinanzattiva - Tribunale per i diritti del malato di Catania
celebrerà l’evento del 2014 insieme al Comitato consultivo dell’ASP che
ha recepito la Carta europea dei diritti del malato nel corso di
un’iniziativa programmata per il 30 aprile.
L’evento che, quest’anno, ha visto l’adesione anche della locale
ASP, ha come tema il D.Lgs. n. 38 del 4.3.2014 che attua la
direttiva la Direttiva 2011/24/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 9 marzo 2011, concernente l'applicazione dei diritti dei
pazienti relativi all'assistenza sanitaria transfrontaliera.
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La
sala Pietro Palazzo ha ospitato sabato 12 aprile l’incontro-dibattito
sulle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie organizzato da
Cittadinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato di Comiso. Nel
corso dell’evento sono stati, tra l’altro, analizzati i dati della
provincia iblea e del distretto sanitario di Vittoria che hanno
rappresentato una situazione che, in tale campo, vedeva -ma sino
al 2011- dati soddisfacenti. Infatti venivano rispettati “tempi”
di prenotazioni più accettabili di altre province siciliane facendo,
peraltro, registrare valori di “prestazioni out” (che, cioè, non era
stato possibile prenotare nei tempi dovuti) pari all’8,28 per cento nel
2010, sceso al 6,20 nel 2011. L’anno successivo, però, è stato
caratterizzato da un’insopportabile impennata (le prestazioni out sono
schizzate al 23,74 per cento) anche se, nel 2013, tale percentuale si è
sensibilmente ridotta.
Tale ricostruzione ha impegnato i responsabili partecipanti
all’incontro di mettere in campo le misure adeguate a conseguire le
prestazioni necessarie nei tempi dovuti.
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Il
18 aprile si è celebrata la Giornata Europea dei diritti del Malato,
giunta quest’anno alla sua VIII edizione. Per l’occasione tutte le
realtà di Cittadinanzattiva si sono impegnate ad avviare l’attività di
monitoraggio delle liste di attesa che rappresentano il primo problema
che incontrano le persone sia a livello economico (pagamento di ticket
elevati) sia a livello di tempi. Raccoglieremo dati con quella
competenza e capacità che ci contraddistingue, non a caso l’OCSE,
parlando di liste di attesa, ha citato i nostri lavori. Anche la locale
sezione del Tribunale per i diritti del malato parteciperà al
monitoraggio secondo il calendario stabilito dalla sede nazionale
e successivamente, in data ancora da definire, realizzerà una pubblica
manifestazione per dare ai cittadini ulteriori informazioni anche alla
luce della recente direttiva del Parlamento Europeo sulle cure
transfrontaliere. Una direttiva che costituisce motivo di orgoglio per
Cittadinanzattiva che a livello europeo ha contribuito a definirne i
contenuti ottenendo il recepimento di molti dei punti sanciti della
nostra carta europea. (Maria Grazia Cimino – Coordinatore Provinciale
TDM)
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Sui
servizi sociali nell’area peloritana il Coordinamento Provinciale dei
Procuratori dei Cittadini di Cittadinanzattiva ha diffuso, nei giorni,
una nota nella quale, tra l’altro, denuncia la mancanza di “attori” “…
in grado di modificare tutto il sistema dei Servizi Sociali. Mentre si
vuole perpetuare un sistema obsoleto degli appalti, basato sul
numero degli OSA da impiegare in rapporto all’utenza e, per
questo, gli appalti vengono effettuati su spese non comprimibili
e spese comprimibili. Il Comune dovrebbe fare i bandi per accreditare
solo le Cooperative di fiducia. Gli utenti dovranno essere dotati di
VOUCHER SOCIO-SANITARI (a cui il Comune attribuisce un valore
economico), e devono essere lasciati liberi di scegliere una delle
Cooperative accreditate. Questo sistema apporterà una
migliore funzionalità ed efficienza ai servizi, perché gli Operatori
dovranno conquistarsi e mantenere la fiducia dell’utente. A fine mese,
i Responsabili delle Cooperative consegneranno i buoni - voucher
all’Ufficio Servizi Sociali del Comune, con le relative fatture,
corrispondenti all’importo delle prestazioni effettuate.Il sistema di
gestione di Casa Serena e Don Orione deve essere
modificatoi radicalmente. L’Amministrazione comunale deve effettuare la
gara per l’accreditamento delle Cooperative cui affidare la gestione;
corrispondere alle Cooperative, che gestiscono le due Case, per
ciascun assistito, la retta giornaliera, determinata dal Comune
in ottemperanza alle direttive regionali. Compete alle Cooperative
impiegare le unità di personale, nel numero e nelle qualifiche previste
dagli standard regionali. Il Comune, nella gestione dei servizi
sociali, non dovrà avere alcun rapporto con i dipendenti
delle Cooperative, né con le OO.SS.. Anzi le Cooperative devono essere
lasciate libere di utilizzare il proprio personale, purchè
idoneo, a full time o a part-time. Il D26 Distretto socio
sanitario, costituito da 14 Comuni: Messina, Scaletta Zanclea, -
Itala - Alì Terme - Alì - Fiumedinisi - Furci - Mandanici – Nizza
- Roccalumera – Pagliara,- Villafranca Tirrena - Rometta –
Saponara, è stato ed è un fallimento. La gestione dei servizi
sociali è rimasta ancorata a livello comunale, limitata al territorio
del singolo Comune, per cui si può dire che la 328 ha fallito,
non ha garantito una gestione unitaria del Piano di zona, né una
distribuzione uniforme dei servizi in tutto il territorio. Bisogna fare
quello che hanno fatto i Distretti socio sanitari nel resto d’Italia. I
Comuni facenti parte dei Distretti si sono costituiti in Consorzio:
CISSA (Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali e Sanitari),
“la forma più evoluta e più strutturata di gestione associata”(ASP di Messina).
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Nei
locali della Biblioteca Comunale “ Salvatore Di Benedetto” si è svolto,
nel pomeriggio dello scorso lunedì 31 marzo, un incontro pubblico
promosso dal referente di Cittadinanzattiva di Raffadali, Salvatore
Galletto per presentare alla comunità locale il movimento e raccogliere
le necessarie adesioni per la costituzione dell’assemblea territoriale
cittadina. Dato il brillante riscontro, si avvia ad essere definito un
ulteriore presidio di Cittadinanzattiva nella provincia agrigentina che
già vanta belle ed attive realtà di partecipazioni civiche.
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Cittadinanzattiva
ed il Tribunale per i Diritti del malato iblei hanno concorso alla
realizzazione della “Settimana della salute – Camminiamo e caliamo …di
peso” che ha previsto, tra l’altro, l’iniziativa “La prevenzione del
diabete – predisposizione, dieta scorretta, inattività fisica,
sovrappeso e obesità sono i principali fattori di rischio” che si è
svolta il 28 marzo scorso presso la sala della sede dell’Ordine dei
Medici di Ragusa. Con efficaci e puntuali relazioni è stato
rappresentato come il sovrappeso e l’obesità costituiscano fattori di
rischio primario per lo sviluppo del diabete mentre corretti stili di
vita e sana alimentazione contribuiscono, in modo significativo, a
prevenire il diabete di tipo 2.
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Il
18 aprile ricorre la data di celebrazione della Giornata europea dei
diritti del malato, giunta quest’anno alla sua ottava edizione. Questo
è un anno particolarmente significativo, visto che proprio nel 2014 in
Italia (e nella quasi totalità dei Paesi dell’UE) è stata recepita la
Direttiva 2011/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 marzo
2011, concernente l'applicazione dei diritti dei pazienti relativi
all'assistenza sanitaria transfrontaliera. La direttiva rappresenta un
motivo di orgoglio per il Movimento poiché abbiamo contribuito a
definirne i contenuti ottenendo il recepimento di molti dei diritti
sanciti nella nostra Carta Europea dei diritti del malato (diritto
all’accesso, all’informazione, alla libera scelta, all’innovazione,
alla qualità, alla sicurezza delle cure, al risarcimento e al reclamo).
Il Tribunale per i Diritti del Malato di Sciacca ha aderito alla
giornata Europea dei diritti organizzando due settimane di attività, al
fine di sensibilizzare le istituzioni sanitarie a una corretta
applicazione della legge, in senso estensivo, (in termini di
accessibilità ai servizi, trasparenza delle informazioni, tempi di
attesa, etc.). In particolare il Tdm intende porre l’attenzione sul
tema dell’accesso, poiché il primo problema che incontrano le persone è
proprio la difficoltà ad ottenere le prestazioni per motivi di
carattere economico (ticket troppo alti) e tempi di attesa troppo
lunghi.
La prima settimana che va dal 7 all’11 aprile sarà dedicata a
un’indagine presso il CUP del nostro nosocomio con la somministrazione
di questionari ai cittadini per conoscere la qualità percepita
dei servizi e nella settimana dei diritti che va dal 14 al 18 aprile
saranno compilate tre griglie di osservazione una direttamente dagli
operatori del TDM e le altre due rispettivamente dal direttore
sanitario e dal responsabile URP. (Il Responsabile TDM - Calogera
Piazza)
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Assemblea Territoriale "Tirreno Orientale"
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Nel
corso di una manifestazione organizzata martedì 15 aprile presso la
Sala convegni del Convento dei Cappuccini di Roccavaldina
dall’associazione Umanesimo e Solidarietà e da Cittadinanzattiva
Sicilia – Assemblea Territoriale “Tirreno Orientale” è stata consegnata
la Coppa “Re Gudea” all’Unità Operativa Complessa di Chirurgia generale
ad indirizzo oncologico dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina,
vincitrice dell’edizione di quest’anno del Premio Enrico Trimarchi.
Il Premio è stato istituito, anni addietro, per essere assegnato agli
operatori sanitari che garantiscono, oltre ad una eccellente competenza
professionale, anche una grande partecipazione umana e per segnalare
alla collettività messinese che esistono, anche sul territorio
provinciale, ottime strutture sanitarie che sono in grado di fornire
prestazioni di altissimo livello.
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