|
|
Bollettino n. 4 del 30 Aprile 2014
|
|
|
SI INCARDINERA’ NELLE AZIENDE SANITARIE La Rete Civica della Salute: inseminazione
e coagulo dell’Empowerment
Piano di sviluppo con modello unitario dell’Assessorato Regionale
|
|
 Il disegno di radicare l’esperienza e il funzionamento dei Comitati Consultivi Aziendali in una “Rete Civica della Salute”,
connettendoli alla dimensione territoriale e allargando la comunicazione a cittadini attivi e competenti in funzione di
stakeholders delle singole comunità, si basa sull’avviso costituzionale
che indica il diritto alla salute "diritto dell’individuo e insieme
interesse della collettività” e si costruisce nella convinzione che la
dimensione della salute interseca tutte le dimensioni del welfare di comunità, sociale, ambientale, culturale.
La previsione di una Rete Civica della Salute era nella linea d’intervento 6 del POAT Salute (Progetto Operativo di Assistenza Tecnica del Ministero della Salute alle Regioni dell’Obiettivo Convergenza)
allo scopo di supportare il miglioramento della comunicazione
istituzionale sanitaria e sensibilizzare i cittadini sul corretto
utilizzo dei servizi sanitari. La Conferenza dei CCA ne ha colto subito
la prospettiva in quanto i CCA, istituiti in Sicilia dalla l.r. 5/09
quali organismi interni delle 17 aziende sanitarie per aprire alla
partecipazione dei cittadini l’attuazione degli obiettivi di
qualificazione della sanità, rappresentano la dorsale naturale su
cui innestare la stessa RCS.
L’Assessorato della Salute la assume quale obiettivo strategico dei
Piani Attuativi Aziendali 2013 e 2014 e ne indirizza una tessitura
unitaria.
Il progetto generale sviluppa la RCS, già strutturata nei due livelli
di CCA ed Associazioni componenti, su un terzo livello di
partecipazione orizzontale diffusa, definito di Riferimenti Civici del Servizio Sanitario Regionale
per la specifica funzione partecipata di comunicazione e
segnalazione. Questa inclusione serve ad accorciare le
distanze, affinché l’anello debole del rapporto sanità
istituzione/sanità servizio/sanità fruitori – ovvero il singolo
individuo - venga rafforzato. La RCS
si tesse collegando le maglie dei corpi sociali intermedi
trasversalmente interessati al bene Salute e dalle cui appartenenze
attrarre ed individuare la partecipazione attesa. Infatti, tra le
azioni attuative degli obiettivi aziendali nei PAA 2014, da svolgere in
sinergia Azienda-CCA, è prevista la stipula di accordi di
collaborazione con dei partner sociali ( Uffici Scolastici
Territoriali, Università, ANCI Sicilia, Cefpas, Ordini
Professionali sanitari e sociali, CSV, Protezione Civile, Seus 118) per
l’individuazione e reclutamento, su base volontaria confortata da
accertamento di requisiti obiettivi, dei cittadini attivi operatori di
empowerment.
I Riferimenti Civici diventano antenne sensibili e anelli consapevoli
dei processi di comunicazione dà e verso l’organizzazione istituzionale
della sanità siciliana. I partecipanti sono chiamati ad essere leve della partecipazione civica e catalizzatori dello sviluppo di comunità.
In particolare a concorrere nella comunicazione sul buon uso dei
sistemi sanitari e del sistema di emergenza-urgenza nonché su stili di
vita e prevenzione.
Questo disegno di mediazione civica avanzata, nella sperimentazione in corso nel SSR della Sicilia, che coinvolge “Cittadini come risorsa per il Servizio Sanitario Regionale”,
si è posto all’attenzione nazionale, anche col recente interesse
manifestato dal Ministero del Tesoro e dal Dipartimento per lo Sviluppo
e la Coesione Economica, sul supporto dell’esperienza siciliana
d’inclusione sociale nelle scelte che determinano le politiche
pubbliche, in quanto si evidenzia come leva strategica per
salvaguardare universalità ed equità nella sostenibilità dello stesso
SSN.
Pieremilio Vasta
|
|
| | | | |
|
|