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Bollettino n. 12 del 31 Dicembre 2014
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direttore generale dell’Asp di Messina, dott. Gaetano Sirna, ha
insediato, in un’incontro tenutasi presso l'aula "A. Mannino" della
cittadella della salute “Mandalari”, il nuovo Comitato Consultivo
Aziendale. L’organismo - previsto dalla legge regionale di riforma del
sistema sanitario (l. 5/2009) - riunisce quaranta organizzazioni e
associazioni di volontariato e di tutela dei diritti degli utenti e
degli operatori del settore sanitario e socio-sanitario che sono
presenti nel territorio provinciale. Dopo l’insediamento ed alcuni
interventi da parte dei delegati delle Associazioni (G. Pracanica, N.
Faranda, G. Abate e C. La Rosa), l'incontro è proseguito – così come
previsto dalla normativa - per eleggere, tra i componenti, i propri
rappresentati.
Presidente è stato riconfermato Andrea Cucinotta (vicesegretario
regionale di Cittadinanzattiva Sicilia onlus); l'incarico di vice
presidente è stato attribuito ad Alfonsa Pizzo, già ginecologa presso
il policlinico di Messina. 
“Il CCA investirà -ha dichiarato Andrea Cucinotta- tutte le
proprie energie a tutela e garanzia dei diritti degli utenti del SSR,
affinché essi non si trovino più d’innanzi a principi inseriti nelle
Carte dei Servizi e declinati in osservanza di dispositivi normativi,
ma impegni ben precisi sui quali le Aziende Sanitarie sono impegnate a
misurarsi, per consentire l’effettiva verifica, dei percorsi
organizzativi e di salute. Questo impegno richiede, necessariamente, un
patto tra cittadini e gli operatori dell’Azienda, con in prima fila la
Direzione strategica aziendale. E’ interesse di tutti che siano
garantiti, pertanto, percorsi per verificare l’adeguatezza e l’accesso
ai servizi coniugando questi ultimi, sempre, con i criteri di equità,
umanizzazione e trasparenza che devono essere intesi come “valore
aggiunto” alla qualità del servizio offerto”.
Alfonsa Pizzo ritiene prioritario che “I Comitati Consultivi Aziendali
sono organismi preposti ad istituzionalizzare un percorso volto a dare
pienezza e significato concreto alla “centralità del cittadino”,
ma anche per promuovere l’effettiva partecipazione alla definizione
delle politiche di offerta e alla organizzazione dei servizi: saranno i
cittadini a suggerire gli strumenti più idonei per garantire la
trasparenza, la valutazione dei servizi e la partecipazione alle scelte
assistenziali”.
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