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Bollettino n. 12 del 31 Dicembre 2014 |
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Un altro anno
a singhiozzo
E meno male che al peggio non c’è fine
Resistere, non c’è alternativa
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Napolitano
e Renzi invitano l’Italia alla fiducia in se stessa, lo impone il
copione del ruolo. Papa Francesco fustiga come non mai la
curia romana, Gl’interessa di più il Vangelo.
In Sicilia il cocchio della politica ripiega, dalla protesta vociante e
dal distacco sdegnato, dentro i cortili protetti di qualche brindisi
d’auguri, insinceri e fuori luogo. Rituali radunati all’appello per i
soliti cortigiani, che fanno finta di crederci, come è stato sempre. La
strenna, attesa o ricevuta che sia, va difesa comunque.
Si sta per chiudere un anno ancora più duro per la Sanità che vorremmo
aiutare, malgrado difficoltà ed ostacoli sordidi, proprio da chi
dovrebbe favorire “l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e
associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla
base del principio di sussidiarietà” (Art. 118 della Costituzione
Italiana).
Ho riletto l’editoriale del 2011 e lo ripropongo perché oggi sento più difficile evocare la speranza.
Certo quando la condizione sociale si fa dura, si guarda l’essenziale e
cresce anche il bisogno di maggior solidarietà umana. Misteriosi
effetti del dolore che avvolge la vita.
Anche gli auguri diventano più importanti, genuini ed intensi. Li
ripeto come ascoltati dal Celebrante nella Messa di ieri, nella
Cappella del Policlinico: Auguri di verità e pace !
Pieremilio Vasta
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