LA TEORIA DELLA DEOSPEDALIZZAZIONE
Dov’è quel meglio dell’ospedale?
NECESSARIA PRESA DI POSIZIONE
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Sappiamo
che l’approvazione della nuova Rete Ospedaliera contiene la
riorganizzazione funzionale degli ospedali e comporta l’assunzione dei medici ed
infermieri insufficienti. Cose essenziali per migliorare l’assistenza
sanitaria quando necessita il ricovero in ospedale, e se verranno
attuate. Ma sappiamo anche che senza contemporaneamente riorganizzare e
potenziare la cura dei medici di famiglia e delle reti specialistiche
ambulatoriali sul territorio tutto si riduce in scadimento ulteriore
del diritto di tutela della salute. Se, per ragioni di sostenibilità
economica del SSN, l’ospedale non può essere più il centro di presa in
cura ordinaria nel bisogno di salute, occorre ricollocare davvero
questa centralità altrove, subito e bene. È sotto gli occhi di tutti
che non si stia facendo, che i pazienti non hanno l’assistenza
alternativa sul territorio, promessa a giustificazione degli
accorpamenti e chiusure nelle degenze, e non trovano più posti
sufficienti in ospedale. Non è accettabile e bisogna denunciarlo con
forza da parte degli organismi di rappresentanza dei cittadini. Perciò
l’editoriale pone l’accento su questa realtà, porta a generale
attenzione la puntuale presa di posizione di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del TDM-Cittadinanzattiva, dà spazio alle proteste delle comunità locali
Insieme ad interessanti notizie di Sanità regionale, al rinnovo dei CCA
delle ASP di Ragusa e di Palermo area in cui rimane non insediato quello del Villa
Sofia-Cervello, altri eventi alla ribalta in questo numero di
giugno sono l’annuncio del programma di formazione per i Riferimenti
Civici della Salute e i CCA rinnovati, in fase di organizzazione con il
Cefpas, e la V giornata di studio “Salute ed Ambiente” a cura
dell’istituto di Igiene dell’Università di Catania, organizzata con
successo da Margherita Ferrante.
Pieremilio Vasta
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